Al giorno d’oggi, dove tutto è in movimento, tutto è sempre più veloce e sempre meno spirituale, sentire una frase come “tè come stile di vita” può far sorridere i più e far pensare che chi lo dice sia un po’ strano.
Questo succede perchè oramai la società sta divulgando ed imponendo sempre di più degli stili di vita standarizzati e molte persone addirittura pensano che tali stili siano gli unici possibili semplicemente perchè sono quelli che gli sono messi sotto il naso.
Per questo andando un po’ più in profondità scopriamo che giorno dopo giorno non siamo più noi  che scegliamo come vivere ma proprio da questo bisogna ripartire e tornare ad essere noi stessi per decidere cosa vogliamo fare della nostra vita.
Il tè come stile di vita quindi non va inteso letteralmente come bevanda ma va invece a coprire un grande numero di cose, luoghi lontani, storie e leggende, religioni, arte, natura, filosofie,  stati d’animo e molto altro e per questo ho deciso di creare questo blog, per dare un piccolo contributo e per condividere la passione per la curiosità, per la fame di mondo e culture, per ritrovare un senso alle cose la quale ricerca oggigiorno sta scomparendo sempre di più, facendoci trovare di fronte a cose, persone ed oggetti senz’anima.
Tè vuol dire tranquillità, semplicità, purezza, andare all’essenza delle cose e trovare un momento per guardarsi dentro, per ritagliarci un po’ di spazio intimo in più per noi stessi.

Il blog non ha pretese di voler dire chissà cosa, ma semplicemente di condividere varie cose che ruotano attorno al mondo del tè (principalmente verde e giapponese) come anche all’attrezzatura che ne consegue ma sopratutto cercare di andare oltre le apparenze, perchè ogni oggetto, ogni tè, ogni luogo può avere una storia, tutto ha un senso ed una “personalità”;  sopratutto sarà anche un’occasione per condividere la passione per l’oriente e la sua cultura, luogo dove il tè è nato e ne è un importante simbolo.

“Si può ammirare un bellissimo paesaggio di corsa? No, non riusciremmo nemmeno a capire cosa compone l’immagine che abbiamo davanti;  per apprezzarlo bene occorre fermarsi”


Still Time